Per quanto la moda del #pancake d’albumi sia dilagante, pochi (dato che la maggioranza si è aggiunta allo stile di vita fitness nell’ultimo decennio) sanno quale sia stato il vero precursore.
Lo cucinavano custodendo gelosamente la ricetta i migliori bodybuilder romani degli anni ’80-’90. Se ne favoleggiava sul famoso forum #OneWayFitness, tenendone comunque nascosta la ricetta.
Parlo del TORTINO DI ALBUMI.
Stessa cosa dell’odierno PANCAKE DI ALBUMI E FARINA D’AVENA, solo di forma e mezzo di cottura leggermente diversi.
E chi si crogiola di “ciccio pancake” non sa niente che il tortino sì che è alto.
E può essere anche morbido.
E lo cuoci senza stare a guardarlo. Woom… metti il timer al forno (elettrico o microonde) ed è fatta.
Era nato dall’esigenza di evitare le uova sode, perché puzzavano davvero di più… al mattino.
Che ne sanno i 2000.
Davvero.
Tutto il bendidio con cui vi divertite e preparate oggi esisteva già grazie alla sperimentazione dei culturisti, a partire dagli anni ’80. Tempi in cui il pane era pane e il vino era vino, il petto di pollo era petto di pollo e il riso era riso.
Non che la farina d’avena è al sapore di unicorno e nell’hamburger di pollo c’è la farina di patate.
Ad ognuno il suo cibo, vero.
E ad ognuno i suoi risultati.
Tortino d’avena
Ricetta e foto di Rossella Pruneti
Ingredienti
160 g albumi liquidi (NB: le dosi sono scalabili per adattarle alle proprie esigenze)
1 uovo intero (oppure altri 40 g di albumi)
70 g farina d’avena (NB: le dosi sono scalabili per adattarle alle proprie esigenze)
1 cucchiaino di cremor tartaro (facoltativo)
Preparazione
Mescolare bene tutti gli ingredienti e cuocere in forno a 220° C per circa 20 minuti o finché un coltello inserito al centro esce asciutto. Spolverare di dolcificante liquido o in polvere oppure glutamina in polvere e cannella.

Un pancake per ogni dieta.
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