Da alimenti insipidi ad “alimenti-neutri” .
Di Rossella Pruneti – Estratto dal libro Cucina Fitness, Tutti i diritti riservati, Copyright RP Publishing
Ricordo sempre Maurizio Costanzo che commentò durante il suo show TV sentendo un campione elencare la dieta tipica da culturista: “Insomma da corsia d’ospedale!”.
Erano i primi anni ’90 e da allora la cucina fitness è cambiata enormemente.
Un vecchio collegamento (“cucina insipida”) usato come attacco e critica, oltre che tallone d’Achille nelle diete, quale appunto l’uso di alimenti privi di gran sapore è stato trasformato in un punto di forza.
Eh sì. Riflettete.
La cucina fitness non disdegna di utilizzare alcuni alimenti come “tele bianche”, cioè cibi “neutri” in quanto a sapore e capaci di essere “interpretati” non soltanto con consistenze variabili ma soprattutto mangiati con sapori differenti ed opposti (dal dolce al salato passando pure per l’agrodolce).
In questo sono grandi regine le proteine in polvere, per non dire l’albume, la farina e i fiocchi d’avena.
Facendosi insegnare qualcosa da cucine orientali e comunque straniere, sono alimenti-neutri (“canvas”) perfino il petto di pollo, i legumi (famose proprio in questo periodo torte e muffin con i fagioli al posto della farina) e molte verdure (la trasformista zucca per non dire il cavolfiore che oramai passa da essere un dolce gelato ad una sfiziosa base per pizza ipocalorica).